domenica 25 luglio 2010

Ospedale Grassi, graffiti in sala d'attesa e...non solo

Ogni superficie della sala d'attesa del Pronto soccorso ginecologico dell'Ospedale Grassi di Ostia - XIII Circoscrizione del Comune di Roma - è stata interamente ricoperta di scritte, a cominciare dal cartello che segna l'ingresso all'area riservata alle partorienti, dove la scritta «blocco parto» è stata rielaborata e corretta in un «SbRocco e partoRISCO».
I vandali - Neo-papà, parenti o amici, armati di pennarelli e bombolette spray hanno preso di mira distributori delle bevande, il climatizzatore, l'orologio, il pavimento e persino il soffitto. Nessuna suppellettile è sfuggita ai grafomani. Ma il tour del degrado continua all'esterno della struttura. L'ingresso, le pareti esterne dell'edificio e le strisce pedonali davanti al reparto sono piene zeppe dei nomi dei nascituri con tanto di data di nascita e relativo peso. Qualcuno ha pensato addirittura di realizzare enormi murales.
La soluzione - «L'unica soluzione, per evitare che la riverniciatura diventi inutile, sarà creare una parete plastificata fornita di pennarelli, da ripulire una volta a settimana - spiega Lindo Zarelli direttore sanitario dell'ospedale. Non ho alcuna intenzione di spendere soldi per ritinteggiare la sala, ben sapendo che durerebbe pochi giorni. Anche le denunce di chi è stato colto in flagrante non sono servite a niente»
L'intera galleria degli orrori è visibile qui. Mai visto nulla del genere, nemmeno nella più degradata stazione della metropolitana!

lunedì 19 luglio 2010

Imbrattare i muri non è un reato

All'indomani del proscioglimento del writer milanese Daniele Nicolosi, in arte Bros, dovuto a fatti prescritti o improcedibili per mancanza o remissione della querela, persiste l'enigma: i graffiti sono arte o vandalismo? Il giudice monocratico della VI sezione penale del Tribunale di Milano, Dott. Guido Piffer, non ha assolto nel merito dalle accuse il 28enne dimostrando così quanto prima che giudiziario, lo scontro sia stato culturale. Questa vicenda rischia di essere un pericoloso caso scuola per gli altri graffitari, che continueranno, così, ad agire indisturbati, sapendo che il rischio di essere condannati, in sede penale, è molto basso. E, poi, c'è la beffa nei confronti di cittadini e amministrazioni, vittime degli imbrattamenti, che continueranno a sentirsi indifesi. Polemico il vicesindaco di Milano, Riccardo De Corato: "La legge non prevede distinzioni tra graffitari di serie A e di serie B. Per Bros, come per gli altri autorevoli o sedicenti esponenti della street art, non si capisce perché si dovrebbero fare delle eccezioni". Soddisfatto invece, Bros: "Per me non cambia niente. Continuerò a portare in giro la mia arte".

Nella foto in alto a sinistra: il writer Bros

venerdì 2 luglio 2010

Roma, imbrattata la Scala Santa
















La Scala Santa a Roma e' stata imbrattata da scritte, alcune ingiuriose. L'atto di vandalismo e' avvenuto la scorsa notte e la gendarmeria vaticana stamani, dopo averle scoperte, ha avvisato il Campidoglio. Alcune scritte sembrano in lingua straniera, altre riporterebbero frasi ingiuriose contro il Pontefice.

Le scritte si trovano sul sagrato e all'ingresso esterno della scala santa che si trova di fronte la basilica di San Giovanni. Secondo quanto si è appreso alcuni testimoni la scorsa notte attorno all'una e trenta avrebbero visto una persona fuggire dopo aver fatto le scritte. Molte frasi appaiono incomprensibili e riporterebbero lettere e numeri al contrario.

Fonte Libero News