martedì 15 dicembre 2009

A Napoli scritte per marcare il territorio

"In una parte della città partenopea questi atti vandalici rappresentano vere e proprie attività di marcamento del territorio urbano che mirano al controllo dei quartieri e che sono collegate con altre forme di violenza! L'esempio emblematico è la scritta Mastiffs. Tale termine fa la sua prima apparizione, su edifici pubblici e privati, all'inizio del 2004 quando con la vernice blu vengono imbrattati i palazzi storici nei dintorni di piazza Bellini. I Mastiffs sono un nucleo facinoroso di 800 ultrà, proveniente dai quartieri San Lorenzo e Montecalvario, che affollano la curva dello stadio San Paolo. Tra novembre e dicembre 2007 questo gruppo di ultrà armati di bomboletta spray ha condotto un' offensiva massiccia contro le chiese del centro storico della città di Napoli. Il primo ad essere stato colpito è il campanile della Basilica di San Lorenzo Maggiore, una delle chiese più antiche della città, dove è stato scritto un graffito a caratteri cubitali di color arancione che reca la scritta Mastiffs. Il bersaglio non è casuale, infatti la chiesa si trova proprio di fronte alla sede della IV Municipalità del Comune di Napoli. Il raid si è poi protratto con le stesse modalità poche settimane dopo, quando lo scempio è stato perpetuato sulla facciata di Santa Maria del Rifugio. Nel corso di questi anni le scritte Mastiffs si sono moltiplicate, arrivando persino a "marcare" strutture dell'amministrazione locale, piazze antistanti ad ospedali o ingressi d'istituti d'istruzione (come l'Accademia di Belle Arti dove il graffito raggiunge le dimensioni di 2 metri di altezza x 5 metri di lunghezza - foto in alto). Quasi a voler sottolineare la loro leadership sul controllo di questa zona della città, le azioni dei Mastiffs non si fermano".

Per visualizzare il testo integrale dell'articolo a firma di Marcello Mottola e pubblicato sul sito Agenzia Radicale, cliccate qui

mercoledì 25 novembre 2009

Vandali imbrattano il centro di San Sebastiano

"Muri, saracinesche, arredo urbano...niente è sfuggito alla furia dei vandali che in questi giorni hanno colpito con le loro bombolette spray numerose superfici del centro di San Sebastiano..." Il testo integrale dell'articolo, realizzato dal sottoscritto, lo potrete leggere cliccando qui. Troverete anche una ricca fotogallery che testimonia il gran numero di superfici imbrattate nel Comune di San Sebastiano al Vesuvio (NA). A riprova che il vandalismo è un male che colpisce grandi città, così come i piccoli paesi. Buona lettura e soprattutto buona visione!

mercoledì 4 novembre 2009

Milano, banca dati "tags" inchioda writer

Il Comune di Milano, da sempre attivo nella lotta contro i graffiti selvaggi, ha messo a punto un utile strumento: una banca dati in cui sono registrati i nominativi e dei s. Quest'archivio digitale è utilizzato dal nucleo decoro urbano della Polizia Locale e ha già mietuto la prima vittima: si tratta di un graffittaro di 30 anni accusato di aver realizzato, due anni fa, alcune a firma “Resto” sul muro di cinta di un autosalone privato milanese in via Cassinis. A rendere nota la nuova misura è stato il vicesindaco e assessore alla Sicurezza di Milano . Attraverso il riconoscimento delle , il simbolo con cui i s firmano le loro opere, potranno essere giudicati davanti al giudice di pace anche imbrattatori non colti sul fatto. Il suddetto giovane dovrà comparire davanti alla magistratura il 12 novembre; il giudice ha ammesso il Comune come parte civile per i danni all’immagine e in virtù delle spese sostenute per le ripuliture e le campagne antigraffiti.

venerdì 9 ottobre 2009

E'nato il forum per la lotta al degrado

Da un'idea condivisa dal Blog I Am Ascoli, Riprendiamoci Roma e l'Associazione Nazionale Antigraffiti, è nato, solo alcuni giorni fa, il forum per la lotta al degrado: uno spazio dove condividere idee ed iniziative, ma anche per confrontarsi e conoscersi, con l'obiettivo di creare un "fronte comune" nella difficile battaglia contro il degrado urbano che colpisce le nostre città.
Invito sin da ora singoli cittadini ed associazioni ad iscriversi e a partecipare attivamente al neonato forum.

mercoledì 7 ottobre 2009

Scempio graffiti sul bugnato della Chiesa del Gesù Nuovo

Dopo gli ultimi episodi registrati nei mesi scorsi nel cuore del centro storico di Napoli - Port'Alba, Chiostro di Santa Chiara, Fontana di Monteoliveto - un altro gravissimo scempio si aggiunge alla lunghissima lista dei monumenti sfregiati dalle rinomate bombolette spray. Il bugnato rinascimentale della chiesa del Gesù Nuovo è stato appena deturpato a colpi di vernice blu. Clicca sul titolo del post per leggere l'articolo pubblicato da Marcello Mottola per Agenzia Radicale.

lunedì 5 ottobre 2009

AscoliDaVivere in campo contro il degrado

Nel pomeriggio di mercoledì 30 settembre, dopo un censimento effettuato il giorno precedente, i giovani dell'associazione AscoliDaVivere hanno provveduto a pulire 10 bacheche di informazione turistica presenti in città. L’Associazione ha acquistato un particolare prodotto ecocompatibile che in pochi minuti ha sciolto la vernice delle bombolette spray senza intaccare il plexiglass. Ora tutte le bacheche della città di Ascoli sono pulite; tranne purtroppo una: infatti la bacheca di via dei Soderini era circondata da decine di sacchi dell’immondizia e rifiuti vari che la rendevano inavvicinabile. Merito ai ragazzi dell'associazione per la loro azione concreta contro il degrado. I turisti, ma anche gli ascolani gli saranno riconoscenti. Per leggere il reseconto dettagliato dell'operazione e per visualizzare la fotogallery del blitz vi rimando a questo link.

mercoledì 30 settembre 2009

Roma, gruppi di volontari rimuovono tags

Continuano le passeggiate antidegrado organizzate dal blog Riprendiamoci Roma. Qualche sera fa, in Via di Monserrato, nel Rione Regola, si è svolta l'ennesima passeggiata antidegrado, la prima ufficialmente dedicata alla rimozione dei graffiti (vera piega per la città di Roma). Il gruppo di volontari, composto da sette persone, è riuscito a rimuovere una decina di tags da saracinesche, muri e contatori dell'ACEA. Per svolgere tale lavoro si sono serviti di un prodotto antigraffiti, di una spugna abrasiva e di un po' d'acqua. Per leggere il resoconto della pulizia, clicca qui.

martedì 29 settembre 2009

Bologna pulita

Il piano di pulitura anti-graffiti è pronto e partirà da alcune vie del centro storico, poco dopo la festa di San Petronio. Il Comune di Bologna sigla un patto con le categorie economiche per favorire la cancellazione delle scritte da parte dei singoli cittadini e vigilare al meglio sui muri della città appena ritinteggiati. Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa per "Bologna pulita", inviato ieri alle associazioni economiche. In base all'accordo, al Comune spetta una funzione di coordinamento degli altri soggetti e di intervento diretto degli spazi pubblici. Palazzo D'Accursio favorirà anche gli interventi dei privati, decretando per la durata massima di una settimana a cantiere, la gratuità del suolo pubblico per il cantiere edile e l'utilizzo da parte delle imprese esecutrici di recinzioni e impalcature dei cantieri come supporto per strumenti pubblicitari provvisori senza pagamento del canone, ed eventuale agevolazione sull'imposta sulla pubblicità. Il Comune fara' poi da "consulente ", mettendo a disposizione di chi vuole pulire i palazzi il supporto tecnico relativo alle modalità e ai materiali con cui intervenire. Gli interventi di ripulitura, infatti, sono concordati con la Soprintendenza. Inoltre c'è in previsione un bando rivolto a singoli cittadini o a forme associative che potranno contribuire in forma volontaria alla realizzazione di piccoli interventi per il mantenimento del decoro urbano. Per la creatività dei writers verranno, invece, messe a disposizione aree ad hoc. Una volta completato il ciclo di pulizia, tutti gli aderenti al "patto" si impegnano a fare da sentinelle per l'immediata segnalazione di eventuali situazioni di criticità riguardo all'imbrattamento di muri e superfici in ambito cittadino. Le categorie si impegneranno poi a trovare i soldi necessari al mantenimento del "decoro urbano" anche attraverso l'immediata copertura delle scritte. Ovviamente c'è un forte impegno sul fronte del mantenimento della pulizia. Non basta un colpo di pennello, anzi a volte il muro pulito attrae l'imbrattatore. Una situazione che in Comune hanno ben presente, per questo, c'è l'im pegno anche ad un'opera di sorveglianza in prima persona dell'ente pubblico. l mantenimento del decoro sarà perseguito anche attraverso azioni di controllo del territorio, la cui incisività potrà essere potenziata da uno specifico impiego del sistema di videosorveglianza.

martedì 22 settembre 2009

La statua di Imbriani offesa dalle scritte

A Napoli c'è una piazza, piazza Mazzini, al cui centro fa "bella" mostra la statua del patriota Paolo Emilio Imbriani sfregiata e offesa da numerose scritte.
La scena è veramente vergognosa, ma è ancor più vergognoso che in una città, come Napoli, il decoro urbano sia un concetto astratto e indefinito. Non è possibile accettare che ogni bruttura su statue, chiese, monumenti e palazzi storici debba rimanere impressa per sempre, abituando così i cittadini al degrado di cui nessuno più si meraviglia.
Per chi proviene da Salvator Rosa lo shock è grande, infatti già da lontano ci si imbatte frontalmente nella scritta gigante "Nicola + Tore"; avvicinandosi, ci si accorge anche dell'esistenza di altre scritte "Salvatore 'o vip" e "formaggino". Ogni lettura delle incisioni sul basamento è preclusa dall'insieme disarmonico di tali scritte realizzate con quelle che Angelo Forgione (presidente del Movimento V.A.N.T.O.) chiama "i coltelli della cultura": le bombolette spray.
La statua del patriota, che fu anche Sindaco di Napoli, è in uno stato vergognoso da troppi anni e nessuno si degna di cancellare quegli scempi.
Inoltre se la statua non raffigura colui a cui è intitolata la piazza, sarebbe opportuno ripulirla per poi collocarla, come suggerisce Angelo Forgione, in un'altra piazza magari più civile come piazza Fanzago o addirittura Piazza Vanvitelli. Questo perchè si sono perse le speranze di rivederla pulita e al riparo da ulteriori "attacchi" in una piazza Mazzini sempre più degradata.

lunedì 14 settembre 2009

Grafbuster,arrivano gli acchiappa graffiti!


Le aziende specializzate nella rimozione dei graffiti sono in costante aumento, ma questa beccata da Manuele Mariani all'opera per le vie di Milano si distingue per l'originalità del nome. GrafBuster - cacciatori di graffiti.

martedì 8 settembre 2009

Convegno nazionale anti-graffiti in programma a Roma

Dal sito dell'associazione nazionale antigraffiti

"In autunno convegno nazionale sui graffiti. Stiamo organizzando un grande convegno nazionale sui graffiti a Roma, per sensibilizzare il Parlamento e le forze politiche affinché si diffondano, tra gli amministratori locali, le migliori pratiche nelle azioni di pulizia e prevenzione antigraffiti. Rendiamo noto pertanto che tutti coloro che hanno qualche suggerimento o indicazioni su personaggi o associazioni che si sono distinti nelle lotte antigraffiti, di segnalarcelo".

E'mia intenzione partecipare a questo convegno ed è per questo che ho inviato un'e-mail all'associazione, chiedendo maggiori informazioni.
Invito tutti i bloggers che condividono questa crociata contro i graffiti a fare lo stesso, inoltrando richieste scritte o telefoniche all'associazione.

lunedì 7 settembre 2009

Rimozioni graffiti fai da te by Riprendiamoci Roma

Nei giorni scorsi gli amici del blog Riprendiamoci Roma hanno dedicato la loro passeggiata anti-degrado, per la prima volta, alla rimozione delle odiose tags. Utilizzando un prodotto antigraffiti, nello specifico Geal Graffì Tergent, hanno ripulito in pochi minuti una saracinesca di un esercizio commerciale nel quartiere Marconi. Questo è ciò che hanno scritto sul blog all'indomani del blitz anti-graffiti "...per rimuovere un graffito da un muro o da una saracinesca ci vogliono appena due minuti e un misero investimento di 25 euro l'anno, ossia il costo di un flacone da 1 litro di prodotto antigraffiti. In questo video, girato e montato noi, vedete Les all'opera mentre cancella una tag da una saracinesca. Per ripulirla tutta, in meno di 10 minuti, abbiamo impiegato meno di un dito di prodotto, l'equivalente di un paio di euro". La vernice, dopo l'utilizzo del gel, si scioglie ad una velocità impressionante e la superficie metallica torna splendente con una semplice passata di panno imbevuto d'acqua. Dopo il blitz hanno lasciato un biglietto affisso sulla saracinesca, segnalando al proprietario l'opera di pulizia con l'invito a mantenerla pulita. Bravi ragazzi, Roma ha bisogno di voi!

domenica 30 agosto 2009

Writer in azione sulla Prenestina


Tempo fa, navigando su YouTube, mi sono imbattuto in questo video girato nella periferia di Roma.
In piena notte un writer, armato di bombolette spray, sta realizzando un murales di grandi dimensioni sul muro di un edificio privato di via Prenestina - strada tristemente famosa per i numerosi graffiti che ricoprono palazzi, compreso i tetti, cavalcavia, arredo urbano e molto altro ancora - ad alcuni metri d'altezza (come avrà fatto a salire fin lassù?). L'autore del breve filmato riprende la scena dalla finestra di casa sua e tranquilizza il writer, invitandolo a completare il murales. Questo è la descrizione del video:"Un writer ha deciso che il muro del palazzo di fronte al mio fosse un ottimo posto per fare un bel graffito. Si nasconde ogni volta che passa una macchina, vede che lo riprendo col cellulare ma lo tranquillizzo, alla fine finisce il suo lavoro, lascia la firma, mi saluta e sparisce nella notte...per me questa è una forma d'arte da difendere, voi che ne pensate?". Sono rimasto senza parole...cittadini complici dei graffitari, vergogna! Io avrei ripreso la scena e contemporaneamente avrei denuciato l'accaduto alle forze dell'ordine.

venerdì 21 agosto 2009

Historic Rome marred by graffiti

"Historic Rome marred by graffiti" questo è il titolo di un breve reportage girato dalla BBC nel centro storico di Roma. Cliccate sul titolo del post per visualizzare il video.
P.S. il blog chiude per ferie...ci rivediamo a fine agosto!

lunedì 27 luglio 2009

Writers spagnoli sorpresi nel Metrò

Le tre di notte di qualche giorno fa, sulla banchina della fermata Maciachini della linea gialla del metrò di Milano compaiono all'improvviso quattro ragazzi davanti al treno fermo sui binari, tirano fuori bombolette spray e iniziano a disegnare le fiancate dei vagoni. L'ultima "performance" di writer è stata, però, interrotta dall'arrivo dei carabinieri, avvisati dal personale Atm che aveva notato che le telecamere di sicurezza che dovevano riprendere il treno erano state girate. I quattro, fermati dopo un inutile tentativo di fuga nelle gallerie, sono tutti spagnoli tra i 19 e i 22 anni; stavano filmando la loro "opera" per poter mettere in rete il video. Denunciati a piede libero per danneggiamento aggravato, dovranno anche pagare la multa di €450 prevista dall'ordinanza anti-graffiti. Qui in basso potete vedere il servizio del Tg2 che documenta l'accaduto.

domenica 26 luglio 2009

Sentinart - le sentinelle dell'arte contro i graffiti selvaggi

Il problema della conservazione dei manufatti storico-artistici che costituiscono l'eredità culturale tramandata nei secoli sta assumendo un'importanza crescente anche per il susseguirsi, nella cronaca quotidiana, di episodi che testimoniano il grave stato di degrado in cui si trovano tanti monumenti esposti all'azione deturpante dei cosiddetti "graffitari selvaggi". In questo scenario la situazione del patrimonio storico-artistico di Napoli appare drammatica. Per continuare a leggere l'articolo scritto da Marcello Mottola per Agenzia Radicale,clicca qui

venerdì 24 luglio 2009

Graffitari in azione a Milano

Stamattina ho digitato nel motore di ricerca "rimozione graffiti Napoli" quando ad un certo punto mi sono imbattuto in alcuni video caricati su YouReporter.it
Vi consiglio di guardare questo che ritrae alcuni giovani graffitari in azione, in pieno giorno, per le vie di Milano. L'occasione ghiotta è rappresentata dal Mayday Parade che si svolge ogni anno a Milano. Dalle immagini si vide chiaramente che i vandali imbrattano indiscriminatamente qualsiasi tipo di superficie(soprattutto i muri appena ripuliti). E cosa che fa ancora più male è vedere l'indiffirenza dei passanti, alcuni guardano la scena stupiti, ma nessuno muove un dito per fermarli, VERGOGNA!

mercoledì 22 luglio 2009

La fontana del Sebeto devastata dai vandali

Monumenti imbrattati, vandalizzati, trasformati in discariche. I tesori di Napoli sono malridotti e non protetti, abbandonati all’inciviltà di chi prova divertimento a deturparli. L’allarme è tornato d’attualità ieri per l’accorata denuncia di Maurizio Barracco, amministratore unico dell’Arin: «La fontana del Sebeto, in largo Sermoneta, appena restaurata dall’Arin e dal Soroptimist International club di Napoli, è stata di nuovo vandalizzata: un marmo è stato asportato e centinaia di scritte la deturpano nuovamente». Sul bel marmo appena rinnovato e bianchissimo, Pietro e Annalisa hanno lasciato il loro autografo di imbecillità. Mentre la scritta in blu lasciata da un fanatico della fede «Parla con Gesù», è lì da tempo immemorabile, e nemmeno la pulizia più accurata riesce a cancellarla. Certo, non c’è la lista immensa di nomi e date che fu cancellata dal restauro terminato lo scorso aprile, ma lo scenario è comunque deprimente. Il problema dello scempio sui monumenti è centrale in tutte le città d’arte. A Napoli non esiste una task force destinata esclusivamente a questo servizio, anche se è in corso l’iter burocratico di un progetto regionale dedicato. Si tratta del servizio «Sentinart, sentinelle dell’arte», proposto dal comitato Portosalvo, che aveva trovato accoglimento presso l’assessorato al turismo regionale durante la gestione-Velardi. Adesso è tutto in stand by ma il comitato prosegue, anche senza accordi con la Regione, nella vigilanza costante sui monumenti della città. «A maggio, armati di secchi, acqua e spugne, abbiamo dato l’assalto al basamento della statua di Dante - racconta Antonio Pariante, presidente del Comitato Portosalvo - Certo, con acqua e sapone non si può fare granché, ma noi volevamo dare un segnale alla città». Il progetto «Sentinart», prevederebbe il coinvolgimento di giovani laureati, con precise conoscenze di restauro, per la pulizia dai «graffiti» che sporcano i monumenti. Una lista di interventi urgenti per la città è già pronta. oltre alla statua di Dante, umiliata da centinaia di scritte e firme, nell’elenco ci sono anche il monumento a Bellini, l’arco di Portalba, la fontana di Carlo II a Monteoliveto, le facciate della posta Centrale, le mura della chiesa di Sant’Eligio al mercato. Potrebbero essere solo i primi interventi, per dare un segno alla città e, subito, far partire un progetto di educazione civile che dovrebbe partire fin dalle scuole elementari: «Da anni lo sosteniamo - siamo pronti ad andare a parlare con i bambini e i ragazzi delle scuole per far capire loro l’importanza dei monumenti», si accalora Pariante. Invece i napoletani sono sciatti, distratti e vandali: migliaia di «Pietro e Annalisa» continuano a imbrattare ogni monumento che gli capita a tiro. Fonte: Il Mattino - 18/07/2009 - di Paolo Barbuto

articolo segnalato da Marcello Mottola

martedì 30 giugno 2009

Piazza del Plebiscito:emergenza graffiti!

La basilica di San Francesco di Paola, come tutti i monumenti napoletani, è quotidianamente offesa da giovani vandali. Le scritte sono dappertutto e a niente serve lo spauracchio delll'ordinanza comunale n°483 che punisce con una sanzione pecuniaria (da €200 a €500) chi imbratta o deturpa monumenti, edifici pubblici, oggetti e cose di arredo urbano. Il video che pubblico è stato realizzato da Angelo Forgione del movimento V.A.N.T.O. (valorizzazione autentica napoletanità a tutela dell'orgoglio). Le immagini che vedrete vi lasceranno senza parole. Ormai la città affonda sempre più nel degrado e fa male sapere che sono le nuove generazioni, alla luce del sole e sotto gli occhi i tutti, a provocare il maggior numero di danni all'immenso patrimonio artistico di Napoli.

martedì 23 giugno 2009

Un "Ti amo" da €7.000

Di questi tempi sembra molto più semplice affidare i propri pensieri romantici alla bomboletta spray piuttosto che a carta e penna. E così ha pensato di fare un 15enne di Triste per colpire il cuore della sua fidanzata, ma i vigili urbani l'hanno beccato sul fatto mentre scriveva Ti amo sul muro di un palazzo. Al ragazzino è stata comminata una multa di €7.000. Visto che la multa la pagheranno i genitori, credo che sarebbe stato più educativo prevedere lavori sociali per il giovane vandalo (ad es. facendogli ridipingere il tratto di muro vandalizzato) . Cliccate qui per vedere il servizio del Tg5

lunedì 22 giugno 2009

I graffiti sporcano?AMSA li pulisce


Questo è il motto della campagna anti-graffiti lanciata a Milano dall'AMSA(azienda milanese servizi ambientali). Sarebbe bello se iniziative del genere prendessero piede anche in altre città italiane. Combattere i graffiti è possibile!

mercoledì 17 giugno 2009

Verona dichiara guerra ai graffiti!

A Verona si sta lavorando ad una vernice anti-scritte o meglio pellicola trasparente che, se stesa sui muri degli edifici, non fa aderire lo spray delle bombolette. E’ questa l'arma segreta, allo studio a palazzo Barbieri, nella lunga guerra metropolitana contro i giovani che ricoprono con disegni, scritte e tags i muri dei palazzi cittadini. I primi prototipi sono già pronti e presto la pellicola potrebbe essere messa in produzione. Vi terrò aggiornati sui futuri sviluppi

martedì 16 giugno 2009

Napoli - Meglio nascondere

Questo è il titolo dell'articolo pubblicato ieri, lunedì 16giugno, dal blog Urbanfile.
Per la salvaguardia del bene architettonico, hanno «momentaneamente chiuso» il colonnato storico di via Monteoliveto (NA). In questo modo nessuno potrà più devastarlo, però neanche i napoletani perbene e i turisti avranno la possibilità di ammirarlo, poiché vegeta sottovuoto. Potete leggere il resto, cliccando qui (c'è una ricca galleria fotografica).

Articolo segnalato da Manuele Mariani

venerdì 12 giugno 2009

Arte & Dintorni: Dal “graffito urbano” al “graffito scolastico” il passo è breve!

Questo è il titolo di un interessante articolo pubblicato, giovedì 11 maggio, nella rubrica Arte & Dintorni del sito web http://www.agenziaradicale.com/. L'autore, Marcello Mottola (sostenitore del blog), l'ha prontamente segnalato all'indirizzo e-mail ripuliamoli@libero.it. Vi invito a leggerlo cliccando sul titolo del post. Buona lettura!

venerdì 5 giugno 2009

Il Comitato Portosalvo ai microfoni di TeleCapri News

Il Comitato Portosalvo, ai microfoni di Cristiana Barone di TeleCapri News, affronta il problema dei graffiti selvaggi che assedia il patrimonio culturale napoletano e avanza la proposta di affidare a giovani esperti in restauro e recupero dei beni culturali la salvaguardia del patrimonio della città.

giovedì 4 giugno 2009

Siete una KiaviKa

Questo è il titolo, "dedicato" ai graffitari, che campeggia sulla copertina del mensile Chiaia Magazine. In prima campeggiano alcuni monumenti della città di Napoli sfregiati dai vandali armati di bomboletta spray, che rimangono impuniti a causa di uno scarso controllo da parte dell'amministrazione comunale. Napoli è l'unica città d'Italia in cui non è attivo un servizio comunale di rimozione graffiti e così le opere d'arte che tutti il mondo c'invidia restano per anni in uno stato pietoso. Cliccando sul titolo del post, potrete sfogliare, in formato pdf, il numero di maggio

lunedì 1 giugno 2009

"Col secchio e con la spugna":il video


Il comitato civico S.Maria di Portosalvo manifesta, il 27 maggio 2009, dinanzi alla statua di Dante nell'omonima piazza contro i graffiti selvaggi che deturpano le bellezze artistiche della città partenopea.

sabato 30 maggio 2009

Ripuliamoli su portosalvo.org

Ieri mattina, sul sito portosalvo.org , è stata creata la sezione Ripuliamoli! Cliccandoci su, si accede direttamente al mio blog. Solo stamattina, però, leggendo l'articolo "Asse Napoli - Milano contro i graffiti selvaggi..." ho fatto questa bella scoperta. Dopo la prima manifestazione antidegrado del 27 maggio, intitolata "Col secchio e con la spugna", il Comitato civico di Santa Maria di Portosalvo si allea all'Associazione Nazionale Antigraffiti di Milano per dar luogo al primo movimento contro il fenomeno del graffitismo urbano, che dilaga da nord a sud.

giovedì 28 maggio 2009

Col secchio e con la spugna:manifestazione in piazza Dante


Ieri mattina a Piazza Dante (NA), il comitato civico di Santa Maria di Portosalvo, ha indetto la manifestazione"Col secchio e con la spugna"per ricordare a tutti i cittadini la mancata tutela di tante opere imbrattate da graffiti. Laureati in diagnostica e restauro dei Beni Culturali insieme a membri del comitato civico si sono recati, verso le 10, in piazza con secchio, sapone e spugna per pulire simbolicamente il basamento della statua e al tempo stesso per richiamare l'attenzione dei cittadini sulla condizione dei monumenti in città. Intorno alla statua di Dante, imbrattata di graffiti, i ragazzi hanno voluto specificare che il patrimonio artistico della città di Napoli merita più rispetto e più tutela. Il dito è stato puntato contro i tanti, troppi vandali che deturpano i monumenti. La denuncia degli organizzatori è stata precisa e diretta: "Allo stato attuale dei fatti è necessario chiedere alle Istituzioni, alle Municipalità, al Comune ed all'Amministrazione cittadina di dotarsi di un servizio in grado di risolvere questo grave problema, al fine di garantire un'azione costante di pulitura e manutenzione degli edifici storici". Appare fondamentale aggiungere che la necessità di pulire i monumenti rovinati dai vandali potrebbe essere sfruttata come una valida opportunità di lavoro per molti giovani inoccupati. Gli organi governativi della città potrebbero pensare di ideare una precisa figura professionale fatta da giovani esperti napoletani che metterebbero in pratica le loro risorse intellettuali favorendo due aspetti fondamentali: il primo, l'acquisizione di un ruolo professionale utile al patrimonio storico-artistico napoletano, e come seconda cosa l'incremento del turismo. Durante la manifestazione è stato fatto notare, infatti, che molti turisti fotografano la statua di Dante amareggiati dalle deturpazioni fin troppo visibili. Bisognerebbe inoltre garantire pene più severe per chi con spray e pennarelli graffia l'identità culturale di costruzioni di rara bellezza e talvolta antiche, proprio come il rispetto che a Napoli, per molti, sembra ormai un ricordo lontano.
Per leggere il testo integrale dell'articolo, cliccate su Il Mediano.
Se volete conoscere le attività del comitato civico di Santa Maria di Portosalvo, cliccate qui

mercoledì 27 maggio 2009

Graffiti monumentali a Firenze

Nel precedente post ho già comunicato a Laura di aver indovinato il luogo dello scatto. La foto, infatti, l'ho fatta, a dicembre 2007, all'interno della splendida cupola della chiesa di Santa Maria del Fiore. Purtroppo l'intero tragitto che conduce fino al ballatoio è costellato di tags e scritte indecenti, che non risparmiano nemmeno la lanterna marmorea. Le scritte sono odiose, ma sui monumenti è un delitto. Lo hanno ben capito i giapponesi, popolo dal gran senso civico, dotato di un profondo rispetto dell'altro e delle convenzioni e di un grandissimo amore per l'arte. Hanno provato una tale vergogna per il comportamento di alcuni connazionali da scatenare una vera e propria “caccia ai vandali” che hanno voluto lasciare “un segno”, una traccia di sé e del proprio passaggio nel nostro Bel Paese. I due principali quotidiani, Yomiuri e Asahi, hanno addirittura chiesto scusa pubblicamente agli italiani per il comportamento a dir poco "scorretto" dei propri connazionali.
Il caso è scoppiato l'estate scorsa per tre segnalazioni, tutte su Firenze e in particolare sul Duomo. Il primo caso viene fuori a giugno 2008, ma il “passaggio” nella città risale a febbraio quando una studentessa giapponese del College femminile della città di Gifu, ammirando piazza del Duomo dalla terrazza panoramica, ha ben pensato di immortalare quello stupendo momento sul marmo di Santa Maria del Fiore: con un pennarello nero ha scritto il suo nome, quello di cinque amiche, la data e le iniziali della scuola. Un mese dopo, però, la scritta in giapponese non passa inosservata allo sguardo attento e coscienzioso di un altro turista nipponico, che ha scattato una fotografia del graffito per poi inviarla all'università della “writer”. La ragazza se l'è comunque cavata bene: una lettera di scuse, corredata da quelle dell’Istituto, e una bella sgridata. Un po’ meno bene è andata ai tre studenti dell'Università Sangyo di Kyoto che hanno confessato, ma solo dopo una segnalazione anonima con foto, di aver lasciato la loro firma sempre sul Duomo: per loro una sospensione di due settimane, accompagnata dalle lettere di scuse, loro e del rettorato. Arriviamo quindi all'ultimo di tre episodi. Si tratta di un insegnante di trent'anni di una scuola superiore. Un insegnante, proprio colui che dovrebbe svolgere funzioni di controllo e educazione sociale. Per lui allora una punizione esemplare: è stato subito rimosso dalla carica di allenatore di baseball della squadra dell'istituto e ha rischiato addirittura il licenziamento.
E' una storia che colpisce, per la vasta eco sui media nipponici, per la scia di polemiche che ha portato con sé, ma soprattutto per il senso civico che i giapponesi hanno dimostrato di avere per come hanno reagito. Una bella lezione per tutti.

lunedì 25 maggio 2009

Indovinello:dove ho scattato la foto?

Stamattina stavo dando un'occhiata alle fotografie caricate sul mio pc, quando mi sono imbattuta in questa. Ho deciso di pubblicarla sul blog, senza indicare, però, il luogo dello scatto. Secondo voi, dove mi trovavo? Piccolo aiutino: Toscana. Apparentemente sembre un luogo come un altro, ma vi assicuro che resterete scioccati quando vi darò la risposta. Nel frattempo, provate ad indovinare

sabato 23 maggio 2009

Un'idea di facile applicazione

Sappiamo che il problema delle tags è molto diffuso soprattutto sugli edifici privati. In commercio esistono prodotti antigraffiti, che possono essere applicati su qualsiasi tipo di superficie (marmo, pietra, intonaco, etc), proteggendola da attacchi vandalici. Tutti gli edifici di nuova costruzione e quelli ristrutturati recentemente dovrebbero essere preservati. Per quanto riguarda i muri condominiali "non protetti", gli amministratori o i condomini più volenterosi dello stabile povrebbero dotarsi di bidoni di pittura dello stesso colore del muro esterno e agire immediatamente sulla superficie imbrattata. Al termine della ristrutturazione del palazzo in cui abito, ho chiesto al capocantiere un barattolo di pittura dello stesso colore delle colonne d'ingresso, così posso provvedere io stesso. La vignetta che ho pubblicato sopra, l'ho prelevata dal sito http://www.associazioneantigraffiti.it/

mercoledì 20 maggio 2009

Dalle parole ai fatti


Ero stufo di vedere, in una zona centralissima del mio paese(San Sebastiano al Vesuvio), muri imbrattati da scritte e tags, così stanotte, armato di pennello e barattolone di pittura bianca, sono passato all'azione. In pochi minuti di lavoro (è stata sufficiente "una mano" di colore) ho coperto 3scritte e 2tags. Sono andato a dormire sereno, convinto di aver fatto qualcosa di buono per il mio paese. La lotta al degrado urbano è appena all'inizio...

lunedì 18 maggio 2009

Multa e carcere per chi imbratta i muri

Il governo si mobilita contro i writers. Secondo quanto previsto nel decreto sicurezza, approvato alla Camera e in attesa del definitivo ok al Senato, chi scrive su immobili o mezzi di trasporto rischia da uno a sei mesi di carcere o una maxi-sanzione da €300 a €1.000. Pene ancora più severe per chi imbratta monumenti e aree di interesse storico-artistico: la reclusione, in questi casi, va da tre mesi a un anno e le multe da €1.000 a €3.000 euro. I dati confermano che quello dei writers è diventato un problema di ordine pubblico con delle ricadute abbastanza significative. A piangere saranno soprattutto le industrie di vernici spray o affini. L'82% delle bombolette spray vendute è destinato all'opera dei graffitari, alle gesta di insubordinazione culturale. In un mese nel solo capoluogo lombardo si vendono 18mila bombolette il cui contenuto finisce inesorabilmente sulla facciata di un edificio o sulla fiancata di un mezzo pubblico di trasporto. Muri a rischio, soprattutto, in occasione di manifestazioni di massa, che da sole sono responsabili del 30% delle tags e dei graffiti. Ogni anno, in Italia vengono spesi circa €20 milioni (calcolo approssimativo e per difetto) per contrastare il proliferare dei graffiti, senza contare i costi sostenuti dalle aziende di trasporti per la pulizia dei treni, autobus, etc. Non bisogna, però, fare di tutta un'erba un fascio, ad esempio in certe periferie i murales realizzati da writers esperti danno una nota di colore ad un muro di cemento altrimenti grigio, così come ad un capannone abbandonato. In quel caso sono il primo ad apprezzarli, ma non tollero tags e graffiti che deturpano le bellezze architettoniche delle nostre città. Fondamentale è lavorare sui giovani, educandoli al rispetto per il bene comune. Per quanto riguarda il carcere, credo che sia una misura eccessiva; bisogna comminare la sanzione amministrative proporzionata all'entità del danno e, in più, obbligare a ripulire la superficie vandalizzata.

sabato 16 maggio 2009

La teoria della finestra rotta

Nel 1982 i criminologi James Q. Wilson e George Kelling pubblicano un articolo dal titolo Broken Window Theory(Teoria della finestra rotta). Secondo tale teorizzazione, non punire piccole trasgressioni può generare fenomeni di emulazione che portano a spirali di violenza più gravi. L'idea nasce, appunto, dall'esempio della finestra rotta: se qualcuno rompe una finestra di un edificio, che non viene aggiustata, si diffonde in chi la vede l'idea che l'edificio sia abbandonato o lasciato senza cura. I teppisti, intuendo che nessuno se ne preoccupa, si convincono di aver trovato un territorio dove l'ordine è un optional e presto romperanno altre finestre. Il senso di impunità si accresce, diventa anarchia: qui si può fare tutto dato che ognuno si fa gli affari proprio, non ci saranno denunce perché la gente è pavida o indifferente, o tutte e due le cose insieme.
Questa formulazione, applicabile anche ad altri fenomeni di teppismo urbano, è stato adottato da diverse municipalità americane come modalità di gestione del territorio e prevenzione del crimine contro le proprietà (come ad esempio la riverniciatura dei muri sopra i graffiti).

venerdì 15 maggio 2009

Decine di graffiti ricoprono la Chiesa di Sant'Eligio


Ore 21 del 2 gennaio 2009, una trentina di ragazzi, armati di bombolette multicolor, ricoprono di scritte e disegni osceni i muri tufacei della storica chiesa di Sant'Eligio in piazza Mercato, uno degli edifici più antichi di Napoli. Oltre ai muri tufacei, che risalgono al 1270, sono stati imbrattati un cancello di ferro e l'Educandato adiacente la chiesa. Una delle ultime bellezze della città, in pochi minuti è stata completamente rovinata. A questi giovani vandali non importa se quel muro porta con sè oltre 700 anni di storia, è un muro come un altro, non fa alcuna differenza. «Il tutto è accaduto - denuncia l´assessore alla Vivibilità della II Municipalità Gianfranco Wurzburger - a pochi metri da una pattuglia mista composta da agenti e soldati». La vicina pattuglia di polizia non è riuscita a intervenire, così come il posto di blocco dell´esercito. «Ho cercato di chiamare la polizia municipale ma era troppo tardi. I graffitari si erano già dileguati». L´episodio è solo l´ultimo di una lunga serie: «L´escalation è iniziata l´estate scorsa. Tutte le sere gruppetti di adolescenti si riuniscono sotto la chiesa. Tra una birra e una sigaretta si divertono a ricoprire questo tesoro architettonico di dediche alla fidanzata o di prese in giro agli amici. Inoltre distruggono piante e vasi, colpiscono con pallonate le vetrate antiche», racconta sempre Wurzburger. Prima, a proteggere la chiesa, c´era un cancello di recinzione. Poi nel 2002 è stato rimosso in base ad un piano di riqualificazione urbana che voleva mettere in luce le fondamenta del complesso monumentale di Sant´Eligio: «Legittima la valorizzazione estetica, ma ci vorrebbe più riguardo alla sicurezza del bene storico. Stiamo cercando di riqualificare l´area del Mercato e questo borgo potrebbe essere di richiamo turistico», spiega amareggiato l´assessore della Municipalità.
Io mi chiedo, dove erano i residenti della zona? Nessuno ha provato a richiamare verbalmente quei giovani oppure a riprenderli con un telecamera o un telefonino per una successiva identificazione? Tutti, come al solito, erano rintanati nelle proprie abitazioni, fregandosene di quanto accadeva all'esterno. Purtroppo se la mentalità delle persone non cambia, continueremo ad assistere a spettacoli degradanti.
Per la cronaca i danni complessivi ammontano a circa diecimila euro, in quanto la delicatezza del tufo pretende un lavaggio con sabbia e acqua a cura di professionisti del restauro. Intanto a distanza di 5mesi, le scritte sono ancora lì e anche i giovani vandali.

mercoledì 13 maggio 2009

Welcome!

Diciamo basta a tags,graffiti e semplici scritte che deturpano muri di edifici pubblici e privati, monumenti e arredo urbano. Ripuliamoli è un luogo in cui poter esprimere le proprie idee e avanzare soluzioni per combattere questa piaga che affligge le nostre città.